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ATTENZIONE: La struttura rimarrà dal 06/11/2023 al 20/04/2024
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La Storia

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NEL 1885 Casale "La Tignosa"
OGGI San Martino agli Ulivi

Il casale, denominato nella cartografia del 1885 presente all’Archivio storico di Arezzo “La Tignosa”, è stato frutto di ampliamenti che si sono protratti nei secoli e che hanno conferito all’edificio l’aspetto particolare che presenta oggi.

Una Storia di Famiglia

TUTTA AL FEMMINILE

Durante i lavori di ristrutturazione (2006-2015) sono venuti alla luce resti di mura risalenti al 1600 e una tecnica costruttiva antisismica che sfruttava come fondamenta le rocce granitiche che scendevano dal monte. Durante il rovinoso terremoto dell’agosto 2015, che colpì la vicina Umbria, in tutto l’edificio non fu avvertita nessuna scossa.

La casa è proprietà dell’attuale famiglia dal 1916, quando la bisnonna dell’attuale proprietaria la ricevette in eredità da una zia cortonese. Dagli inizi del 1900 tutta la tenuta, comprendente la casa e 10 ettari di terreni, è stata sempre di esclusiva proprietà delle donne della famiglia, fino all’ultima attuale proprietaria che ha iniziato e diretto i lavori di ristrutturazione e avviato l’attività di accoglienza.

Una Fattoria autosufficiente

GESTITA DA MEZZADRI

Poiché le proprietarie risiedevano a Firenze, la coltivazione dei terreni e l’allevamento del bestiame furono affidati per decenni, in regime di mezzadria, a famiglie di contadini che abitavano al primo piano dell’edificio principale e che coltivarono il podere per generazioni fino al 1995.

La vita in campagna forniva agli abitanti tutto il necessario per la sopravvivenza. Al piano terra c’erano le stalle con i buoi. L’attuale bilocale in alto era la stanza dove si riponeva tutto il necessario per la raccolta delle olive. La dependance, a sinistra dell’edificio principale, comprendeva il forno per il pane e gli stalletti per maiali, polli e conigli.

Un forno per la Comunità

"IL NOSTRO PANE QUOTIDIANO"

A testimonianza di quell’epoca è rimasto oggi il vecchio forno nella sua forma originale. Le sue notevoli dimensioni dimostrano che esso non serviva soltanto alla famiglia dei mezzadri, ma veniva usato da tutte le famiglie della zona che la domenica mattina, giorno di riposo, portavano a cuocere il pane che sarebbe bastato per tutta la settimana. Nell’arco in pietra esterno al forno è incisa una croce che è espressione di ringraziamento per “il nostro pane quotidiano”.

Nella facciata dell’edificio principale una targa in marmo, posta dal Comune di Cortona, ricorda il sacrificio di un appartenente alla famiglia dei mezzadri, il fuciliere Francesco Meattini, morto in Montenegro nel 1941 e decorato con medaglia d’oro al valor militare (come documentato in questo articolo dell'Etruria del Gennaio 1943)

Silvia & Giorgio

IL PIACERE DELL’OSPITALITÁ

Gli attuali proprietari risiedono in una dependance indipendente dalla villa. Giorgio si occupa della manutenzione del giardino e della piscina ed è a disposizione degli ospiti per accendere il fuoco con la legna del bosco e organizzare un perfetto barbecue.

Silvia è appassionata di giardinaggio, cucina e arte. Parla Inglese e Tedesco e volentieri aiuta gli ospiti ad organizzare escursioni e a prenotare ristoranti, visite guidate e wine tour. È un’ottima cuoca e si diverte a cucinare con i propri ospiti le più tipiche ricette della cucina toscana.